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venerdì 4 luglio 2014

Il "Taglia Bollette" di Renzi, un regalo alle fossili per fermare le rinnovabili!



 Cari cittadini, in decima Commissione stiamo ascoltando le numerose parti sociali interessati dall'ennesimo decreto omnibus del Governo. Premesso che questo è l'OTTAVO PROVVEDIMENTO, negli ultimi 2 anni, che va A DETRIMENTO della filiera delle Rinnovabili, questo Decreto modifica due capisaldi della politica sull'energia, e cioè gli incentivi verso le rinnovabili e la gestione degli impianti che si autoproducono l'energia che consumano. In entrambi i casi ci troviamo di fronte a dei provvedimenti che minano fortemente la promozione virtuosa della produzione di energia pulita... quella a zero emissioni e accessibile a tutti. 

Nel primo caso si andranno a colpire gli impianti fotovoltaici già esistenti sopra i 200 kW con una riduzione dell'incentivo dell'8% e TUTTI gli impianti applicandogli NUOVI COSTI per pagare i servizi offerti dal GSE. Nel secondo caso verrà introdotta una NUOVA TASSA per chi si autoprodurrà da sè l'elettricità anzichè prelevarla dalla rete pubblica. E l'autoproduzione e l'autoconsumo, sia in termini di interventi di efficientamento energetico, sia in termini di produzione di energia rinnovabili, sono già oggi e saranno sempre più in futuro una delle opzioni più efficienti per le attività produttive e i privati per abbassare la propria bolletta energetica. Tutto ciò va contro il buon senso e l'economia. 

Ricordiamo infatti che lo sviluppo delle rinnovabili permette già oggi di risparmiare ogni anno 6 miliardi di euro di importazioni di gas, ha già abbassato il costo della bolletta elettrica di oltre 1 miliardo di euro, ci rende sempre più indipendenti dai fornitori esteri e contribuisce enormemente a ridurre le emissioni: attualmente sono 60 i milioni di tonnellate di CO2 risparmiate, e sapete bene che la salute non ha prezzo. L'apporto delle rinnovabili ha fatto ABBASSARE negli ultimi periodi IL PREZZO DELL'ENERGIA della borsa elettrica dai 75 euro a MWh ai 43 euro attuali, ma voi cittadini non avete visto questo enorme ribasso nelle vostre bollette, perchè purtroppo i VERI EXTRAPROFITTI vengono trattenuti dalla filiera di vendita e nelle tasse. 
 Quindi il Governo anzichè provvedere con misure STRUTTURALI, vuole agire rompendo uno dei capisaldi di qualsiasi società civile, e cioè la non retroattività delle norme. Ci sono infatti migliaia di contratti firmati tra privati e lo Stato, che garantiva determinate condizioni, che ora verrebbero unilateralmente modificati, portando inoltre al paradosso che mentre da una parte lo Stato incasserebbe extra guadagni, dall'altra vedrebbe calare in proporzione il prelievo fiscale su queste aziende che avrebbero certamente minore reddito e quindi minore imposizione. Questa norma mirava anche a colpire gli speculatori, ma questi hanno già venduto gli impianti negli scorsi anni, e viceversa tornerebbero proprio ora per acquistare a prezzi stracciati gli impianti dalle aziende che andranno in fallimento proprio a causa di questo decreto.

 Questo colpo di mano del Governo Renzi contro le rinnovabili avviene ignorando totalmente che la X Commissione del Senato da un anno stà affrontando questi temi per individuare interventi strutturali che possano determinare una riduzione dei costi dell'energia tramite una "Indagine conoscitiva sui prezzi dell'energia elettrica e del gas come fattore strategico per la crescita del sistema produttivo del Paese". E' infatti possibile intervenire senza bloccare il futuro sostenibile ma tramite altre soluzioni e risorse tra cui anche i numerosi sprechi che impieghiamo come sussidi alle fossili. 
Ci riferiamo agli interconnector, agli interrompibili, al capacity payment, CIP 6 e molto altri sussidi pagati dalla bolletta dei consumatori per favorire i soliti notii. Cosi come strutturato il taglia bollette di Renzi, con l'eliminazione della concorrenza dei produttori di energia pulita, sembra più un aiuto ai produttori di energia fossile che un contributo alla riduzione del costo dell'energia per le imprese: infatti uno studio della CGIA di Mestre indica che solamente il 15% delle PMI rientrerà nell'ambito dei vantaggi apportati da questo decreto, lasciando fuori oltre 4 milioni di piccole imprese. 

 Renzi ci accusa spesso di non voler dialogare. In questo caso è stato lui che, anzichè affrontare strutturalmente questi aspetti con la Commissione Parlamentare competente, quindi anche con i suoi stessi colleghi di Partito, con un colpo di mano autoreferenziale vuole dettare l'agenda salvando i sussidi alle fossili, contrariamente a quanto suggerisce la stessa Unione Europea e l'Agenzia Internazionale sull'Energia, e a quanto stanno facendo gli stessi Paesi grandi produttori di petrolio. Noi daremo battaglia per bloccare l'attacco del Governo Renzi contro il futuro sostenibile delle nuove generazioni. Chiederemo lo stralcio di questi provvedimenti e il ripristino della discussione in X commissione al fine di affrontare, senza fretta e in modo razionale e strutturale, il problema della riduzione dei costi dall'energia. Per illustrare le vere misure strutturali per abbassare il costo dell'energia, a breve faremo un'iniziativa pubblica ovviamente in streaming affinchè tutti possano capire la differenza tra provvedimenti tampone e provvedimenti strutturali. stay tuned! 

 X Commissione (Industria, Commercio, Turismo) M5S Senato

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